domenica 21 dicembre 2014

Al ragazzo verde-azzurro

Vorresti essere aquila che governa il vento 
e se ne serve domandolo,
non passero sbattuto da forte aria 
e trascinato con secche foglie. 
Sei la piccola margherita dei prati 
che non profuma e non adorna, 
non la grande rosa rossa che sta 
sui tavoli per mostrare opulenza e 
meraviglia, ostentazione del lusso. 
Se a te, ragazzo verde-azzurro, 
l'evento risolutivo è negato, 
io per te spazzerò il mare freddo 
e i segni dell'inverno che conosco 
e, aldilà dell'isola, con mani tremanti, 
trasporterò il cuore caldo della fortuna 
saluterò i marinai cattivi con uno sberleffo. 
Ragazzo non bacerai più labbra smorte, 
non carezzerai seni molli e aridi capelli, 
il viso del sole che desideri si manifesterà. 
Le fitte delle piaghe non le sentirai 
perché la cicuta è stata bevuta dai vermi. 
Si apriranno i cancelli dei giardini 
tu potrai coglierne tutti i fiori. 
Se questa è melodia sognante 
perdonami la snaturalezza della firma. 
           Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati 



domenica 14 dicembre 2014

Il Natale dell'anima

Quando l'offesa posò la sua insolenza 
sulla soglia aperta all'amore 
l'anima si fracassò ...
e non restarono che le notti insonni 
e il disturbo si prolungò a lungo, 
finché non venne il respiro 
della storia nascosta nella natura 
di tutte le cose accettate con onore 
e nel cuore di esse ho trovato 
i gesti conciliatori per un 
vivere senza vuoto ...
e mi è sembrato Natale. 
         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




martedì 2 dicembre 2014

Grida

Cos'è che sento nel mio interiore, 
non vuota musica, ma grida forti 
che squillano come trombe di angeli ribelli. 

Una fuga di Bach sofisticata che 
cerca le origini dei miti e dei simboli 
per approdare ad un significato di me. 

Costruisco luoghi e personaggi dove 
ambientare la mia memoria falsa. 
Soffio sulla polvere nera del passato 
per liberare una stella di fiducia. 

Restano vane le grida, scivolano 
sul viscido pensiero e si perdono 
dietro ad un eco che non risponde. 
               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 

lunedì 10 novembre 2014

Due vite

Come foglia di platano in estate
larga, verde, lucida e brillante
mi appare una vita speranzosa 
che si poggia su pilasrti d'oro 
e di marmo, tempio d'amore 
che si apre verso un azzurrissimo cielo. 
Finitissima fede la feconda e 
profondissima tenacia la sorregge. 
Seguendo la formula perfetta. 
prende l'aspetto della valorosa riuscita, 
raggiunge la vittoria e risplende col sole. 

Accartocciata, imbrunita e riarsa 
come una foglia di platano in autunno 
è una vita stanca, che ha visto la morte 
dell'anima infinite volte e dopo naufragi 
di inni alla bellezza dell'avventura 
si chiude alla socialità e intristrisce, 
diventa barbone e modula solo spettri 
nella sua mente confusa, non ricorda ciò 
che l'ha fatta crollare e perciò non risorge. 
Addormentata nella sfiducia e assente 
nella redenzione, non può che perire nella nebbia. 
  Autore: Ivana Tata@tutti i diritti riservati  






mercoledì 5 novembre 2014

Oscuri presagi

Scendevo lungo il fiume dell'esagerazione, 
stavo navigando verso il mare dell'irrealtà. 
Non avevo più ritegno, avevo bevuto alla 
fonte dell'esaltazione delle cattive libertà 
e con il vento in poppa abbracciavo la notte 
ed essa mi avvolgeva in una nebbia d'oblio 
e in essa mi perdevo con languore abbandonata. 

Miseri giorni squlibrati, di rovina, di fallimento, 
ero seduta su una bara e il requiem mi annientava. 

Ho sognato questa storia di malasorte 
e al risveglio ho veduto una vita uguale.
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati





sabato 25 ottobre 2014

Lascito

Volate di vento portano via, 
ad uno ad uno, i petali 
delle mie rose, senza le vesti 
esse perdono la loro grazia. 
La favola della rosa è finita, 
... brutalmente, 
come certe vite straordinarie, 
come alcuni amori meravigliosi. 
Vento nemico ha rapito 
la chioma dell'essere sognante, 
non ha lasciato al sole scaldare, 
un attimo in più, le povere piume. 
Dritto e inflessibile è l'occhio 
con cui ci guardano e colpiscono, 
la vita non è infinita, 
attraverso vari domani 
scorre e si perde la nostra presenza 
e a volte si rompe nel momento più bello.
Allora addio alle strofe cantate, 
ritmate senza esperienza e cullate 
per la nostra aspirazione di realtà. 
Addio al nostro correre ambizioso 
verso la gloria dell'abbondanza. 
Addio a quella passione che, furtiva, 
ruba la linfa dell'anima e 
in così poco tempo, la beve tutta.
Appena conquistata, la pienezza 
viene recisa, tagliata con sgarbo.
Comunque resta l'aura di bella meraviglia 
al posto che quella vita ha lasciato.
            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




      Otis  Redding è morto a soli 26 anni in un incidente aereo, una di quelle vite spezzate
 dal destino e questo brano è il suo lascito composto e registrato il giorno prima di morire.

lunedì 13 ottobre 2014

Voglio parlare dell'amore

Voglio parlare dell'amore perfetto,
dell'amabilissimo sentimento
che sempre ci ha potenziato,
riempito e soccorso l'esistenza.
L'amore cercato, trovato, custodito.
L'amore miniera con infinite
gallerie e vasti pozzi dove
spesso precipita e s'inabissa.
L'amore circoscrive, avvolge,
prende o lascia e se ci chiede
pedaggio dà poi passaggio
verso un canto azzurro di sirene
e poesia di usignoli imprigionati.
L'amore che aiuta la conoscenza di sé
e se è vero diffonde luce nel tempo.
Voglio parlare dell'amore imperfetto,
l'amore svagato, disattento, trascurato.
L'amore comprato sulle tangenziali
e con dolore accettato e donato.
L'amore del letto coniugale dato
per dovere e per dovere subito.
L'amore prodotto in economia,
con poche pagine da sfogliare e
dimenticato nella tasca di una giacca.
L'amore che non vuole esplorare e
chiude le finestre della sua casa.
L'amore malattia, preda di incubi
irrisolti, silenziosi tarli affamati
che divorano la bellezza del dipinto.
L'amore che spegne e affoga l'amore.
Come tra tempo e controtempo
esiste la musica, tra il tormento e
l'allegria sta l'amore, esso non può
esistere e vivere senza mistero.
        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 



venerdì 10 ottobre 2014

Pioggia d'ottobre

L'autunno è bruno e giallo,
il cielo si scuote e si strizza,
dal panno non più azzurro scende
l'acqua a gocce piccole e poi grandi
che allegre danzano sui marciapiedi.
Si aprono ombrelli come rose
che sbocciano sull'alfalto nero,
La pioggia non dà felicità come la neve,
questo scroscio umido, che non
disseta come il temporale estivo,
apre le danze della malinconia.
Il tintinnare della pioggia canta
una canzone monotona e triste
mentre sospira d'impazienza
la città che ha lavorato e torna a casa.

Ma ecco che col far della sera,
la pioggia diventa una fata che,
con dita leggere e bacchetta,
ha spruzzato brillantini d'argento
vaganti nell'aria e posati sulle case,
abiti, strade, automobili e cappelli.
La città bagnata è tutto uno sfavillio
e forse si allenta per qualche istante
la morsa dolorosa che stringe il cuore.
                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati  



domenica 28 settembre 2014

Dichiarazione

Pensiero, raccogli in me la calma, 
distendi una sottile setosa stoffa 
sulla tavola che vado apparecchiando 
per sfamare le sensazioni che provo. 

Voce, risuona armoniosa alle orecchie, 

spiega le parole dolcemente vibrando 
e non sbagliare le dilette note belle 
perché una sola volta posso ripeterle. 

Anima, non affogare contro l'onda che 

avanza, respira al disopra dei flutti 
e, giovane aquila, raggiungi alte vette 
per sorprendere colui che non crede.
                       Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 







domenica 21 settembre 2014

Tra queste parole

Occhieggia tra queste parole 
un'immagine che non vuole dire, 
sparpaglia in un subbuglio festoso 
idee di paradiso goduto, condito 
di tenero salmastro sapore di mare. 
Vorrei racchiudere nella gabbia 
l'attimo della creazione per lasciarlo 
per sempre sospeso ed eterno. 
Vorrei notte e giorno confondere e 
avvinghiarli con follia di ali gialle. 
Giurare e ridere del giuramento 
perché non resisterei all'invasione 
dell'irragionevole passione. 
Cerco la luce che però abbaglia 
e l'intrigo non è più visibile. 
Inseguo il vivo fiume dela vita 
che lascia indietro libertà e giustizia 
compassione per la barca sballottata.
            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



lunedì 15 settembre 2014

Non nelle tue mani

Non posso poggiare il mio cuore 
sulla tua mano, non ne riceverei 
che un'aristocratica comprensione.

La plebaglia dei sentimenti 
mi è così tanto amica, 
così vicina la sento e 
assieme a me disseppellisce 
l'ansia dalla cantina buia. 

Non nelle tue braccia 
posso smarrirmi, non puoi 
rispondere ai miei perduti 
cieli, ai miei profondi mari. 

Aspetta, devi saper ascoltare 
il dentro che hai per 
accettare il mio sogno.
             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati

mercoledì 3 settembre 2014

Recensione dell'ultimo libro di Giulia Madonna "AMATA TELA"

In uno stile piano, descrittivo ed elegante, l'autrice Giulia Madonna narra
la storia di un "amore perfetto" sempre ricercato e sempre ostacolato.
Attrazione reciproca e amore romantico con varie peripezie e difficoltà,
che tuttavia conducono ad un lieto fine, tengono attiva e attenta la curiosità
del lettore che gode nel seguire la storia di Francesca ed Eugenio, donna
in carriera lei e artista squattrinato ma geniale lui. La ragazza non vuole
sacrificare la sua riuscita professionale all'amore, anzi pretende che al suo
lavoro vengano riconosciuti dei meriti; il ragazzo è possessivo e geloso della
indipendenza della sua donna, però la ama fino alla fine del romanzo anche
attraverso la sua pittura.
Come nei romanzi di Liala, il lettore non viene guidato attraverso una introspezione psicologica dei personaggi. Il sentimento d'amore e di passione
crea in chi legge tensione verso l'esito della vicenda senza chiedergli un eccessivo impegno intellettuale e perciò è piacevole. L'autrice non vuole volutamente aspirare alla classicità, lo scopo della storia è intrattenere.
Il confine sicuro e tangibile fra letteratura vera e propria e letteratura di
consumo, di evasione non esiste; che si tratti di "romanzo rosa", di "fantasy"
o "horror", non bisogna ghettizzare, ci permettiamo di affermare che autori di questi generi considerati minori possono aspirare ad essere riconosciuti a tutti
gli effetti come rappresentanti di una letteratura di pieno livello.
                                                         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati

domenica 24 agosto 2014

Incontro

Ci siamo incontrati, 
un giorno, io e la poesia. 
Non era tra i fiori e il prato, 
non era tra il mare e il cielo, 
non era tra l'amore e le stelle. 
Ci siamo incontrati 
dove c'era dolore, 
nei pensieri che naufragavano, 
nelle luci che non s'accendevano. 
Mi ha trascinato a Sud dello sconforto, 
mi ha portato a Nord dell'esaltazione 
ma ha filmato per me 
immagini bellissime 
che hanno fatto del mio scrivere 
una chimera, un sogno, 
perché io sento come un lupo 
la libertà della foresta, 
io sento come una piuma 
la tenerezza del pulcino. 
La mia mente varca 
la soglia dell'oltre-spazio 
per cercare un presente 
con nobili inganni 
e non abbassa lo sguardo 
davanti alle guardie del tempo. 
E falciando la gramigna 
tra le erbe buone, la poesia 
mi dice che è contenta di me 
che ho imparato a nutrire 
le illussioni dei figli di Erato.  
        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



mercoledì 20 agosto 2014

Donne Curde

Mille e mille anni trascorsi, 
democrazia e libertà interpretati 
diversamente da attori brillanti 
e dalla montagna alla pianura 
piroettano anche donne in uniforme. 
Ecco cosa resta dei cantori di Persia 
che esaltavano la natura 
dei verdi boschi e delle rive fresche 
dove si bagnavano di nascosto 
i loro amori sempre belli. 
Seminiamo coraggio su queste anime 
e innaffiamo con acqua di stelle, 
domani forse sarà un altro giorno. 
            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 



mercoledì 13 agosto 2014

Desiderio

Quando al mattino 
passa il primo tram 
e sferraglia 
anch'io alzo la serranda 
e la luce entra 
e si acquatta. 
La luce è bagnata 
dalla pioggia  
e pesa, 
non riesce ad aprire 
il manto che oscura 
la mente.  
La  polvere sui mobili 
è spessa 
e le parole che dovrei 
scrivere ai piedi del trono 
dell'intelligente poesia 
saranno tolte via 
appena ci passerai su  
il panno. 
Lascia però 
un po' di polvere, 
non voglio togliere 
tutta la bellezza 
al segreto 
ritmo del cuore. 
Il giorno corre piano piano 
e io non avrò finito 
di rassettare 
il pattume che ingombra 
neanche a sera. 
Lascerò qualcosa 
di incompiuto 
perché gli altri ne possano 
esaudire la richiesta. 
   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati









sabato 9 agosto 2014

Colori

Una distesa di terra rossa, 
un azzurro di cielo infinito,
qualche bianca nuvola spumosa, 
questi colori formano 
un paesaggio che mi parla 
e mi entra nell'animo. 
Tutto si modella come creta, 
i miei pensieri si convertono 
in libellule e volano sopra 
i larghi fiumi della conoscenza. 
Vorrei riempire di verità 
i vasi che si trovano appesi 
alla sella del mio piccolo cuore 
che ha perso, cavalcando l'ombra, 
il suo perfetto equilbrio di sogno. 
Una pioggia stizzosa ha affondato 
la mia barchetta di carta che, 
poggiata sulla pozzanghera, 
voleva prendere il largo verso 
i mari immensi costruiti dagli dei. 
Ho smarrito l'abito leggero del 
vento che profumava la mia pelle e 
copriva la nudità di un'anima innamorata. 
Il mio dono non è stato accettato. 
La notte non fa tacere l'afa 
e domani mi sveglierò 
come vagabonda foglia 
che non sa decidersi a posarsi.
              Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 








domenica 3 agosto 2014

Cosa mi regali?

Una piccola voce, 
appena un sussurro, 
mi spinge a 
vincere la situazione, 
di te, tuono di tempesta, 
che racconti 
un'antologia di sofferenze. 
Tu, comodo, in una 
poltrona austera, 
io, seduta su 
seggiola traballante. 
Non è facile stare qui. 
Andrò a chiedere 
nuovo gioco, 
bussando 
alla porta che separa. 
Nel frattempo 
porgerò 
le mani aperte 
alla festa che mi prepari, 
per ricevere una collana 
non di perle.
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



mercoledì 30 luglio 2014

Prima di dormire

Si alza dall'acqua 
una bruma silenziosa 
che muta la visione 
della collina e, in cima, 
la mia abitazione si 
smarrisce nell'aria scura. 
Nella stanza illanguidiscono 
le pareti e non vedo 
allo specchio il viso, 
che si estingue come 
l'orma che il mare 
cancella, onda dopo onda. 
Un brivido percorre l'anima 
e la nota tristezza si espande. 
Aspetto il tepore della fiamma 
e anche se non si presenta, 
m'importa solo attenderla. 
Distesa sulla schiena, 
il respiro sospeso cerca 
significati e, così imperfetto, 
si interroga e apre la porta 
alla notte che mi salva e consola. 
                         Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




martedì 29 luglio 2014

Sassi

Sassi a cumuli coprono le strade 
che non arrivano alla casa 
dalle finestre aperte, casa azzurra 
che accoglie ogni tenero sospiro. 
Le srade sono interrotte e la casa 
è abbandonata alle ombre gialle, 
livide, che la rendono canaglia. 
La casa  azzurra ha bisogno 
di una ventata di incantesimo. 
Ciò che non è stato perduto 
sarà ripristinato bello e ricco 
come prima e con più fastosa luce. 
La luna l'illuminerà e l'aurora rosa 
farà di lei un'esotica estate lunga. 
Ci accingiamo a caricare tutti 
i sassi che impediscono l'ingresso, 
le malìe si allontaneranno paurose 
e solo resterà alla casa la bianca pace. 
               Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 







Poco sole

Il vento copre con la sua ala bagnata 
i muri appesantiti dall'edera rampicante, 
foglie spezzate cadono sul pavimento, 
a mattoni rossi, nel recinto del cortile, 
dove gatti infreddoliti hanno fame.
Non mi dimentico di me e della mia
sorte strozzata da mille inganni. 
Ma ecco che poco sole basta ad 
asciugare l'umido pavimento e i gatti 
non hanno più né fame né freddo. 
                                Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


domenica 20 luglio 2014

Estate in città

La città si riposa 
sotto il sole estivo, 
centro e periferia, 
senza rumori, 
tacciono la loro vita. 
Un piccione solitario 
saltella qua e là, 
non disturbato, 
né distratto da quello 
che gli accade intorno. 
La notte parla più 
del giorno, poche 
vite barcollanti 
si spostano di bar in bar 
a cercare nuova gioia. 
Gocce di pioggia 
tentano di ravvivare 
un'atmosfera pigra, 
la frescura non è durevole 
però, l'arsura non molla. 
Il tram che passa sotto 
lampioni gialli, porta 
sogni appisolati e foschi. 
Un clacson risponde alla 
voce che non s'acquieta 
nel cuore di chi attraversa 
la sera e, lentamente, 
raggiunge gli alti palazzi 
che sono custodi 
di segni forti da 
rompere nella vuota 
trasparenza del ghiaccio. 
La città domani 
ancora offrirà silenzio. 
L'estate riposa 
i pensieri che vanno
a correre sulla pista 
d'asfalto ogni giorno. 
L'estate silenziosa rassicura. 
                   Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati




domenica 13 luglio 2014

La chitarra e il sax

Con una chitarra la mia voce 
dondola tra le note, la canzone 
è allegra e zampilla vivacità 
tra le corde che le dita pizzicano. 
Le parole vanno con il motivo 
e sono alate per raggiungere 
un cielo aperto al sorriso gioioso. 

Il sassofono è più vero quando 
soffia emozioni profonde 
e scruta dentro la musica 
per ricavarne melodia di spade 
che trafiggono un cuore affamato 
e disperato perché non può 
lasciare le note del dolore.

La chitarra porta via il peso 
della strada sbagliata che hai preso, 
ti fa abbandonare una discussione con te stesso, 
ti allontana dai crepuscoli che hai conosciuto. 
Il sax ti sprofonda in una poltrona da rattoppare, 
ti fa ondeggiare tra i fumi di un locale malfamato, 
ti trasporta dentro la rabbia di chi si ribella.

Stesse note possono suonare i due strumenti, 
ma l'accento della musica è diverso.
                                      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati


mercoledì 9 luglio 2014

La stella marina

 Il mio mare è quello blu intenso, 
molto profondo, calmo quando 
è sorvolato da felici uccelli bianchi 
e il cielo non ha nuvole grigie, 
burrascoso quando arrivano barconi 
contrabbandieri che scaricano a riva 
paura e rabbia di rifugiati. 
Guizzi di luce rimbalzano sulla superficie
e vedo una stella in questo mio mare: 
stella marina dai sgargianti colori, 
stella marina che si attacca agli scogli, 
stella marina che si nasconde nella sabbia, 
stella marina che rinasci dalle tue membra spezzate, 
stella marina che è il mio cuore.

Prendi la stella del tuo mare, 
rendila dolce, spolverala con cura, 
e lucidala con soffici panni, 
stendi le braccia e appendila al cielo, 
brillerà splendida assieme alle altre. 
     Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati




sabato 5 luglio 2014

Nuvola

Sono come una nuvola rosa,
filamentosa e trasparente
nel cielo azzurro, sto andando 
verso una luna bianca appena sorta, 
leggera mi sposto e con calma 
mi lascio spingere da una brezza sottile. 
Non ho fretta, scorgo dall'alto 
le praterie della terra 
percorse da strani cavalli, 
vedo un mare cupo 
solcato da navi armate 
e questo mio essere nuvola 
mi tiene lontano dal 
fumo dell'olio che brucia 
nella lampada della eterna melodia 
degli uomini affamati d'oro e di potere. 
Il cielo è il mare in cui nuoto, 
i raggi del sole trafiggono 
il mio profondo e 
non lasciano piaghe. 
Tra poco, quando la luce calerà,
e la notte verrà ad abbracciarmi, 
sarò in compagnia di tenere 
stelline brillanti calore e amore.
            Autore: Ivana Tata  @tutti i diritti riservati




sabato 28 giugno 2014

Triste Estate

Sulla sponda verde del canale 
erbe selvatiche e qualche fiore giallo, 
l'acqua va senza pensiero 
incontro alle rane che, più in là, 
saltano nei fossi allagati. 
Lo sferragliare  di un treno lontano, 
spaventa l'uccello che si abbevera, 
e l'unico essere animato resto io. 
I miei passi mi hanno portato 
fin qua per sciogliermi 
dal ricordo che mi dorme dentro. 
Il ricordo di un'altra estate 
più festosa e fragrante, 
che, muta, più non mi parla. 
Parla, invece. la sera che cala 
e mi esorta a lasciare le morte 
illusioni al vento che soffia 
tra le alte cime dei pioppi. 
Zefiro estivo porta in un 
luogo lontano questo mesto canto
e queste mie lacrime raccogli 
in una pagina scritta 
e traduci per me il suo significato, 
perché io non so il valore del tormento.
                Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati

domenica 22 giugno 2014

L'attimo

E' giugno e la vacanza è vicina 
e noi, nel silenzio della domenica, 
sul giaciglio sfatto, facciamo programmi. 
Un vento leggero dalla finestra smuove 
l'aria calda e il vetro riflette 
un momento da tenere segreto, 
un attimo stampato perché non venga perduto. 
Domani saremo già persi, forse, 
e allora restiamo fermi a questo attimo. 
Come volo d'uccello, leggero 
nel cielo pieno di sole, prima si alza 
poi ridiscende, si posa e riprende,
così vola l'anima nell'amore 
e fare programmi è sprecato.
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



 



sabato 14 giugno 2014

Sirena

Sto qui, sulla porta del mio essere, 
non entro, 
resto sospesa come un velo di nebbia 
e lontano, sempre più lontano appare 
la mia figura di donna-sirena selvaggia, 
non avvezza ai morbidi divani.
Nei miei occhi non c'è cielo ammaliante, 
ma bufera di foglie accartocciate. 
La mia voce non incanta, 
disturba le note della tromba 
soffiata dall'angelico allenatore 
dei pupi che recitano la commedia. 
Io non voglio recitare e resto sola 
ad afferrare quello che non esiste, 
quello che non voglio che esista 
e raccolgo da terra il fiore sciupato 
di una vita troppo sensibile 
che non vuole essre vissuta 
come realtà, vuole essere spettacolo magnifico.

 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



sabato 31 maggio 2014

Nostalgia

Nei giardini meridionali
dove la luce risplende casta 
e il profumo di timo e di menta 
viene soffiato dalla brezza mattutina, 
qualcuno ha lasciato la sua ombra, 
per tornare a riprenderla 
nei momenti del suo scontento. 
Piovono grani di melograno 
in questi giardini e gli aranceti 
brillano di verde smeraldo e 
i frutti maturi sono piccoli soli palpitanti. 
Il ronzio delle api laboriose 
è l'unico suono che accompagna 
il battere allo scoglio del mare vicino.
A questo splendore, chi è partito 
ha lasciato la sua ombra 
per permetterle di giocare 
ancora con la natura antica,
ebbra del sole suo creatore. 
Da lontano si nasconde nel petto 
il ricordo struggente e il male 
che si sente è una piaga sanguinante 
al piede del soldato che marcia per 
la conquista del niente invincibile.
           Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati






mercoledì 28 maggio 2014

Vero amore?

Quattro rose bianche distese sul braccio 
mi fanno memoria di te 
che portavi con leggerezza la veste 
dell'alba amorosa e amica 
e sul tuo capo ondeggiava 
il giallo dell'aureola dell'amante 
sicuro delle stelle che ha afferrato. 
Le rose che mi hai donato 
le ho messe nel vaso del mistero 
e l'acqua che uso per bagnarle 
porta l'eco che mi turba. 
Si incrociano verità e menzogna 
e divagano nella nebbia spessa 
che nessun ingegnere può aspirare. 
L'enigma è poesia recitata 
ad alta voce e ascoltata col cuore 
e non ha soluzione sicura.
                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



mercoledì 21 maggio 2014

Sul mare

La spuma dell'onda si perde 
sopra la riva secca  
della sabbia calda e lascia  
l'odore del mare e alghe brune. 
La forte luce rimbalza 
sul mattonato grigio e 
molta terra resta tra le righe. 
Da questa balaustra 
guardo l'orizzonte e l'ora  
del giorno è quella più infuocata; 
la mente vola con ali selvagge 
e abbraccia tutta la cupola del cielo 
per arrestarsi sulla linea azzurra 
dove il mare termina. 
Ci sarà una vela oltre? 
Il cuore chiede festa e
non si nega l'avventura 
di un viaggio più in là
dell'apparenza della fine. 
          Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati