e se ne serve domandolo,
non passero sbattuto da forte aria
e trascinato con secche foglie.
Sei la piccola margherita dei prati
che non profuma e non adorna,
non la grande rosa rossa che sta
sui tavoli per mostrare opulenza e
meraviglia, ostentazione del lusso.
Se a te, ragazzo verde-azzurro,
l'evento risolutivo è negato,
io per te spazzerò il mare freddo
e i segni dell'inverno che conosco
e, aldilà dell'isola, con mani tremanti,
trasporterò il cuore caldo della fortuna e
saluterò i marinai cattivi con uno sberleffo.
Ragazzo non bacerai più labbra smorte,
non carezzerai seni molli e aridi capelli,
il viso del sole che desideri si manifesterà.
Le fitte delle piaghe non le sentirai
perché la cicuta è stata bevuta dai vermi.
Si apriranno i cancelli dei giardini
e tu potrai coglierne tutti i fiori.
Se questa è melodia sognante
perdonami la snaturalezza della firma.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati