venerdì 30 gennaio 2015

Un mondo senza Amore

La sera che sta arrivando mi canta 
queste parole che descrivono un Amore 
che manca e che pesa sul mio cuore. 
Il mondo ha una trama complicata, 
non sempre sa accendere i propri lumi, 
i ribelli soccombono alla negligenza 
e nessuno più veglia il desiderio. 
La tensione affossa nella buca le stelle 
che potrebbero brillare indisturbate. 
Il mondo ha il suo centro nel passivo, 
non cerca senso o concentrazione, 
esclude l'emozione e l'affetto o 
questo rivolge solo a sé stesso. 
E' Amore morto quello che soffia 
tra i nostri capelli non più morbidi, 
è per questo che i re si proteggono dai 
veli di tempesta tenendosi a braccetto. 
L'Amore senza radici non può sbocciare 
e profumare il mondo di aria nuova. 
L'Amore sta fuggendo, non so dove, 
ma so che deve andare via lontano. 
Quando indosserà il suo abito più bello
l'Amore crederà in noi e tornerà a consolarci.
                  Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati



domenica 11 gennaio 2015

Il sole intrappolato

E' un sole intrappolato 
tra i rami secchi dell'inverno 
questa mia essenza di sapienza 
antica, melanconica, morta, 
che non risponde ai canoni 
di una arte di vivere facile. 
Tutto si riprende l'amore mancato  
e la memoria resta sola a piangere. 
Il calicanto espande il suo profumo 
per fuggire e vincere l'inverno 
e così mi consiglia. Non c'è 
ragione per offrirmi come agnello, 
eppure non so districare 
questa amarezza dai suoi rovi e 
l'uccellino, imbrigliato nella rete, 
non può alzarsi in volo rapido. 
La luce che entra nella caverna 
dove riposa la mia azione è poca 
e spesso vi scende un fiato gelido 
a bloccare le mie mani rugose. 
Striscia come un felino pronto 
all'assalto il peccato della mia 
anima e la ghermisce ancora.
      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 






giovedì 1 gennaio 2015

Recensione del libro di Danilo Reschigna


C'è poesia nei ventuno racconti surreali di "Non mi ricordo il titolo", l'autore Danilo Reschigna deforma la realtà come specchi fantastici che riflettono multiple visioni e sebbene ci facciano sussultare, la poesia che traspare ci affascina. Leggendo entriamo in una confusione mentale che può dare fastidio, che ci fa pensare che lo scrittore non abbia lucidità di pensiero, che sia assente da sé. Invece tra le righe dei suoi discorsi, apparentemente senza logica, si manifesta il filo poetico che li lega e che ci prende senza che ce ne accorgiamo. L'autore riesce a far emergere quella parte di noi che si nasconde nei sogni e che a volte appare anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri ed immagini senza freni inibitori o scopi preordinati. Liberare il pensiero dal controllo della ragione è Poesia.C'è poesia in "Zia Mira", la poesia delle povere anime affogate nella solitudine, una poesia scura, sentimentale, ma non per questo meno esaltante e soave come solo gli animi sensibili come quello dell'autore dei racconti sanno trasmettere. Danilo Reschigna è capace di rivestire di un'anima poetica anche le cose più comuni e banali come i prodotti che si possono trovare ne "Il supermercato" freddo e meccanico dei nostri giorni, dove si entra per comprare cose necessarie ma anche inutili. Come un vero poeta egli parla dell'amore nel racconto "La prima volta" e come un menestrello medievale afferma che l'amore è uno "stupendo sospeso" e amare la propria donna vuol dire "entrare nel (tuo) suo silenzio".
             Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati