Una piccola foglia gialla si è posata sull'acciottolato della stazione dei bus, la pioggia scende dal grigio cielo, e il cane buono attende il suo padrone. Il giocatore ha gettato la falsa carta e il cane non sa dell'inutile tempo, la sua fede non cede né alla pioggia, né al vento, il suo presente è presente, non ha ieri, non ha domani, è qui ... e attende... E' sincera la devozione al fremito che regalò quella scoperta d'affetto e se il corpo stanco s'allontana l'anima spasima senza tregua. L'opera rinasce ogni volta uguale a se stessa e non si scioglie nel tempo. Il cuore fedele prolunga e sospende tutto nell'ala lunga della memoria fissa nei fuochi d'amore e non muta. Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati
Riportami alle sognanti sorgenti che i miei dolori invocano, placare la sete d'esperienza buona ho bisogno e necessito dolcissimo fato.
Puntare alle stelle e non vederle... Offrimi il tavolo su cui possa ricongiungere i miei frammenti caduti dalle mani delle Parche impazzite e con questi pezzi sconnessi ricostruirmi fiore. Puntare alle stelle e non vederle... Sorridono della mia voce muggente come mare in tempesta, non accettano le mie verità e ne rallentano il moto, resto madre addolorata sopravvissuta ai propri figli. Puntare alle stelle e non vederle... Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati
C'è una marea che sale sotto di me seduta sullo scoglio, una nuvola viene a coprire il sole calante e i miei pensieri infreddoliti rinunciano a sognare la verde festa. La conversazione tra me e il mare si sospende, tirata via dal venticello fresco e io con dispiacere lascio il comvegno. Lascio oggi ma domani ritorno perché la meditazione che mi offre questo azzurro e il ritmo delle onde che mi suona dentro rendono a me la risposta attesa. Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati