Hai visto la piazza affollata e là, all'angolo con la stretta via, la piccola donna che rideva e i suoi occhi, come passeri timidi, hanno chiesto fioriture di stelle a te che uscivi dal mare tremante della tua vita assaporata male e ancor più masticata con amarezza. La folla timenticata, sono sbocciate calde estati, non ci sono voci che disturbano canti e qualcuno sta chiamandoti per un viaggio da iniziare sospinto da un vento leggero, verso le ampie pianure che nessuna tempesta possa devastare. Entra nel vento fiducioso, la tua condanna è terminata e la stella del mattino spruzza raggi luminosi tra i tuoi capelli mentre tutto è azzurro dentro e fuori di te. Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941
La fanciulla dagli occhi lucenti mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: "La poesia con parole leggere e delicate deve narrare le storie e aprire ai sentimenti la via. Perciò scrivi, poeta, di amore, ma anche di guerra, che anch'essa ripete il lampo della creazione della veste che copre ogni identità naturale o sognante pensiero e fa raggiungere orizzonti indefiniti. Viaggia, poeta, tra le parole e allenta la distanza che separa, fatti ospite di cuori esiliati e a volte fingi speranza, a volte fingi noia e sempre spingi per raggiungere dai bordi il centro del mondo." Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg. 633/1941
Un passo avanti la parola, nell'infiammarsi dei sentimenti. si sente aprirsi la bocca della luce. é l'espressione tonda, come la luna quando è tonda, che reca con sé tutta l'immortalità, e il fuoco non cade nel vuoto, non si spegne. L'eco della parola si ripete a lungo. Occhi dalle lunghe ciglia frugano e trafiggono l'ombra. Hai parlato e la parola lucida non si riflette nello specchio del sogno ma lo travalica per cercare quello che c'è dietro. Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941