domenica 28 giugno 2015

Onde

Il mio vestito leggero 
è soffiato dal vento 
mentre sul molo granelli 
di sabbia mi levigano il viso. 
Questo pontile che si infila nell'azzurro 
permette che tutto il mare 
che il mio sguardo può contenere, 
bussi alla porta della mia smania. 
Qui è scesa la montagna 
a bagnarsi i piedi che le onde 
abbracciano e schiaffeggiano
con urla soffocate come 
per ghermire la sua onestà. 
Qui tra cielo e mare, 
tra nostalgia e rimpianto, 
una lacrima assorbe il vizio 
e la verità non si lascia vedere. 
Distillato di luce riempie la scena 
e forse alle spalle del monte 
c'è un sentiero che porta là dove 
il presente è sostenuto dal passato 
senza chiedere o offrire e dove 
la poesia ha significato 
concreta logica di essere sé stessa. 
Un piccolo granchio arancione 
fugge l'onda che l'afferra
più volte e lo rivolta senza successo. 
Il mare ora arriva, ora parte 
ora ti dona, ora si riprende 
quello che ti ha appena donato,
fa come fa la bizzarra sorte. 
          Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 





sabato 20 giugno 2015

Cercare

La cercavi Toni 
tra i vicoli di Napoli 
ombrosi e violenti 
e la tua tristezza traboccava 
per espandersi la notte 
sulla fosforescente lingua 
d'asfalto che terminava nel nulla 
e la morivi con la ferita aperta. 
La cercavi John 
nelle stazioni di Londra 
sobrie e tradizionaliste 
e la tua compassione tremava 
davanti alla raffinatezza della 
sorte che ti attendeva 
come risposta al vivere tuo 
incostante e deludente 
e soccombevi sotto il peso enorme. 
La cercavi Mario 
nelle piazze di Roma 
assolate e pigre 
e la tua speranza non era forte 
e si perse nel tradimento indelicato 
di coloro che non ti sostenevano
e mentre tornavi a casa deluso 
ti colse la pazzia di un dolore infinito.
La cercavi Pierre 
sui viali di Parigi 
festosi e lucenti 
e il tuo tormento non lasciava 
libero il cuore spaventato 
e la figura irreale che inseguivi 
non aveva occhi per te 
e guardava oltre il tuo corpo trasparente 
perché tu eri ora solo anima.
            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




domenica 14 giugno 2015

Ritrovarsi

Tra brutti insetti ed erba 
abbarbicata sui sassi ci 
sono vite perdute da tempo, 
sono le tempeste dell'animo 
che non seguono itinerari 
semplici ma tortuose strade tra paludi. 
Abbiamo percorso dolorosi cammini 
per raggiungere le belle stagioni 
che salvano la fede ed ora 
le donne velate sacrificano sull'ara 
per magnificare il nostro arrivo.
Recuperare senza turbamenti 
le voci care alla nostra fantasia  
di fanciulli è stato facilitato 
dalla poesia che viene a trovarci 
spesso con generosa amorevolezza. 
Le gabbie si sono aperte lasciando 
andare la tigre che ruggisce 
senza cattiveria, perché adesso 
può estasiarsi della pace fatta con
l'uomo non più cacciatore di cuccioli.
      Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati