La parola che fuoriesce nera e lucida riempie lo spazio bianco con l'onda della mano che la porta, la parola viene dall'anima pensante e la mano esperta la fa volare lenta e silenziosa sullo schermo dove si posano occhi curiosi a cercare nella coscienza l'idea delle cose del mondo attraverso me.
Questa è la mia voce poetica che più non trattengo, le mie corde vibrano e il suono che ne viene forse non è coro d'angeli ma vi si può avvertire profondo sentimento di vita e irrimediabile nostalgia di sogni. Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941
Un'inverno senza neve è mesto, il grigio dell'aria che ci sta intorno apre alla malinconia, intristisce il nostro ardore, il nostro osare si affievola, restiamo imbalsamati. I bei colori autunnali sono sfumati nella cenere, un tetro crepuscolo racconta brutte storie ai bambini e lontano una sola voce, dal cielo rauca, spaventa il nero uccello sul tetto umido. La neve invece toglie il grigio e mette uno splendido bianco, la luce è forte e sfida le tende alle finestre dove facce felici vogliono assaporare il freddo che punge e ballare sotto le piccole bianche faville gelate. A poco a poco, velo bianco su velo bianco, l'erba si nasconde sotto un manto soffice e i suoni sono attutiti, forte è solo il gracchiare del merlo spaventato. L'allegria contagia grandi e piccoli cuori e tutto riusciamo a mandare indietro. Autore:Ivana Tata@tutti i diritti riservati legge 633/1941
Fa buio presto ormai: è l'inverno che stende la sua ombra. L'uccello affamato cerca una briciola e noi abbiamo messo giacche pesanti e ci scaldiamo le mani con le caldarroste. Colpevoli di aver consumato l'estate ci riscattiamo con ghirlande e luci colorate appese ai muri freddi e sugli alberi spogli e con canti celesti onoriamo una terra spenta. Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati ai sensi della legge 633/1941