sabato 26 dicembre 2015

Voce poetica

La parola che fuoriesce nera 
e lucida riempie lo spazio bianco 
con l'onda della mano che la porta, 
la parola viene dall'anima pensante 
e la mano esperta la fa volare 
lenta e silenziosa sullo schermo 
dove si posano occhi curiosi 
a cercare nella coscienza l'idea 
delle cose del mondo attraverso me. 

Questa è la mia voce poetica 
che più non trattengo, 
le mie corde vibrano 
e il suono che ne viene 
forse non è coro d'angeli 
ma vi si può avvertire
profondo sentimento di vita 
e irrimediabile nostalgia di sogni.
Autore:Ivana Tata @tutti i diritti riservati lg.633/1941



mercoledì 16 dicembre 2015

Aspettando la neve

Un'inverno senza neve è mesto, 
il grigio dell'aria che ci sta intorno 
apre alla malinconia, 
intristisce il nostro ardore, 
il nostro osare si affievola, 
restiamo imbalsamati. 
I bei colori autunnali 
sono sfumati nella cenere, 
un tetro crepuscolo racconta 
brutte storie ai bambini 
e lontano una sola voce, 
dal cielo rauca, spaventa 
il nero uccello sul tetto umido. 
La neve invece toglie il grigio 
e mette uno splendido bianco, 
la luce è forte e sfida le tende 
alle finestre dove facce felici 
vogliono assaporare il freddo 
che punge e ballare sotto
le piccole bianche faville gelate.
A poco a poco, velo bianco su
velo bianco, l'erba si nasconde 
sotto un manto soffice e 
i suoni sono attutiti, forte è solo 
il gracchiare del merlo spaventato. 
L'allegria contagia grandi e piccoli cuori 
e tutto riusciamo a mandare indietro.
Autore:Ivana Tata@tutti i diritti riservati legge 633/1941






venerdì 4 dicembre 2015

Inverno

Fa buio presto ormai:
è l'inverno che stende la sua ombra. 
L'uccello affamato cerca una briciola 
e noi abbiamo messo giacche pesanti 
e ci scaldiamo le mani con le caldarroste. 
Colpevoli di aver consumato l'estate 
ci riscattiamo con ghirlande e luci colorate
appese ai muri freddi e sugli alberi spogli 
e con canti celesti onoriamo una terra spenta. 
Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati ai sensi della legge 633/1941