sabato 25 ottobre 2014

Lascito

Volate di vento portano via, 
ad uno ad uno, i petali 
delle mie rose, senza le vesti 
esse perdono la loro grazia. 
La favola della rosa è finita, 
... brutalmente, 
come certe vite straordinarie, 
come alcuni amori meravigliosi. 
Vento nemico ha rapito 
la chioma dell'essere sognante, 
non ha lasciato al sole scaldare, 
un attimo in più, le povere piume. 
Dritto e inflessibile è l'occhio 
con cui ci guardano e colpiscono, 
la vita non è infinita, 
attraverso vari domani 
scorre e si perde la nostra presenza 
e a volte si rompe nel momento più bello.
Allora addio alle strofe cantate, 
ritmate senza esperienza e cullate 
per la nostra aspirazione di realtà. 
Addio al nostro correre ambizioso 
verso la gloria dell'abbondanza. 
Addio a quella passione che, furtiva, 
ruba la linfa dell'anima e 
in così poco tempo, la beve tutta.
Appena conquistata, la pienezza 
viene recisa, tagliata con sgarbo.
Comunque resta l'aura di bella meraviglia 
al posto che quella vita ha lasciato.
            Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 




      Otis  Redding è morto a soli 26 anni in un incidente aereo, una di quelle vite spezzate
 dal destino e questo brano è il suo lascito composto e registrato il giorno prima di morire.

lunedì 13 ottobre 2014

Voglio parlare dell'amore

Voglio parlare dell'amore perfetto,
dell'amabilissimo sentimento
che sempre ci ha potenziato,
riempito e soccorso l'esistenza.
L'amore cercato, trovato, custodito.
L'amore miniera con infinite
gallerie e vasti pozzi dove
spesso precipita e s'inabissa.
L'amore circoscrive, avvolge,
prende o lascia e se ci chiede
pedaggio dà poi passaggio
verso un canto azzurro di sirene
e poesia di usignoli imprigionati.
L'amore che aiuta la conoscenza di sé
e se è vero diffonde luce nel tempo.
Voglio parlare dell'amore imperfetto,
l'amore svagato, disattento, trascurato.
L'amore comprato sulle tangenziali
e con dolore accettato e donato.
L'amore del letto coniugale dato
per dovere e per dovere subito.
L'amore prodotto in economia,
con poche pagine da sfogliare e
dimenticato nella tasca di una giacca.
L'amore che non vuole esplorare e
chiude le finestre della sua casa.
L'amore malattia, preda di incubi
irrisolti, silenziosi tarli affamati
che divorano la bellezza del dipinto.
L'amore che spegne e affoga l'amore.
Come tra tempo e controtempo
esiste la musica, tra il tormento e
l'allegria sta l'amore, esso non può
esistere e vivere senza mistero.
        Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati 



venerdì 10 ottobre 2014

Pioggia d'ottobre

L'autunno è bruno e giallo,
il cielo si scuote e si strizza,
dal panno non più azzurro scende
l'acqua a gocce piccole e poi grandi
che allegre danzano sui marciapiedi.
Si aprono ombrelli come rose
che sbocciano sull'alfalto nero,
La pioggia non dà felicità come la neve,
questo scroscio umido, che non
disseta come il temporale estivo,
apre le danze della malinconia.
Il tintinnare della pioggia canta
una canzone monotona e triste
mentre sospira d'impazienza
la città che ha lavorato e torna a casa.

Ma ecco che col far della sera,
la pioggia diventa una fata che,
con dita leggere e bacchetta,
ha spruzzato brillantini d'argento
vaganti nell'aria e posati sulle case,
abiti, strade, automobili e cappelli.
La città bagnata è tutto uno sfavillio
e forse si allenta per qualche istante
la morsa dolorosa che stringe il cuore.
                 Autore: Ivana Tata @tutti i diritti riservati